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60 oppure 90?

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La grande novità della stagione sportiva 2023/2024 è stata la reintroduzione nell’area nord-ovest (Piemonte, Liguria e Lombardia) del campionato destinato alle squadre cadette. Tale campionato, destinato ad espandersi anche in altre aree geografiche del paese, ha raccolto l’iscrizione di 9 squadre e, a detta dei tecnici delle società coinvolte, ha mostrato un livello “di certo superiore alla serie C”. Nel corso dei tradizionali incontri di aggiornamento ad inizio stagione, agli arbitri dei 3 comitati coinvolti era stato garantito che tali partite sarebbero state retribuite come una serie C: 90 € di “gettone partita” più un eventuale rimborso di 0,20 €/km qualora il collega avesse percorso più di 151 km fra andata e ritorno. Di tale “promessa”, tuttavia, non si trova alcuna traccia all’interno della tabella compensi per la stagione 23/24: il campionato cadette, infatti, non viene mai esplicitamente menzionato all’interno del documento di riferimento. Nelle ultime settimane, complice la prima tornata di pagamenti, i colleghi che hanno arbitrato tali partite nel corso della parte iniziale della stagione si sono accorti che anziché ricevere i 90 € promessi ne hanno ricevuti 60. Pensando ad un errore nei pagamenti (cosa purtroppo abbastanza frequente negli ultimi mesi) sono state richieste spiegazioni. Ebbene si è scoperto, per ora solo in via informale, che non si trattava purtroppo di un errore: tali partite verranno effettivamente pagate 60 €. La motivazione, se confermata, sarebbe agghiacciante: il nodo della questione sarebbe legato al fatto che il campionato delle squadre cadette è stato promosso dai comitati regionali interessati ma non riconosciuto dalla federazione. Il gettone di 60 € sarebbe frutto di una contrattazione fra le parti che, partendo da una base di 50 € sarebbe faticosamente riuscita a strappare un “sostanzioso” aumento di ulteriori 10 €. Rimaniamo fortemente interdetti: come è possibile che una partita “di certo superiore” ad una serie C venga retribuita come una U14? Come potrà il designatore con queste tabelle essere libero di designare l’arbitro migliore per quelle partite?  Si badi bene, il nostro disappunto non è legato esclusivamente una questione economica. In questo caso crediamo che sia stata tradita la fiducia dei colleghi che sono scesi in campo, cosa ben più grave di una riduzione del 30% del gettone (persino accettabile se nota al momento della designazione). Sappiamo che in alcune sezioni (soprattutto in quelle più vicine geograficamente alle sedi delle squadre coinvolte) si sta discutendo se rinunciare ad arbitrare gli incontri di tale campionato. Come ARIA incoraggiamo la discussione all’interno dei gruppi territoriali e difenderemo le decisioni prese dai colleghi, qualunque esse siano. Siamo tuttavia amareggiati ma non sorpresi. Perché, quando si tratta di trovare dei “volontari” per fare economia, agli arbitri viene sempre chiesto di fare un passo avanti.

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