Care colleghe, cari colleghi,
il giorno 21 dicembre l’ufficio amministrazione della FIR ha fatto arrivare ad alcune delle nostre caselle postali federali la missiva allegata. Nell’era della fatturazione elettronica per i professionisti, alcune note spese per i rimborsi di prestazioni arbitrali non saranno più accettate via posta elettronica.
Per prima cosa, non è chiaro a cosa ci si stia riferendo, visto che le tabelle rimborsi sono sparite dal sito federale e non è specificato di quali servizi si stia parlando, se non di generici “servizi nazionali”. In secondo luogo, la comodità e la sicurezza della tecnologia cedono il posto alle file agli uffici postali, allo spreco di tempo, carta, inchiostro. Ovviamente, nulla si sa anche riguardo alla modalità e alle spese di spedizione e men che meno se queste saranno rimborsate. Si tratterebbe di un anacronistico balzo indietro in modernità e snellimento della burocrazia e molti dubbi più che legittimi sorgono in merito a questa decisione.
E’ spontaneo chiedersi, inoltre, come mai l’amministrazione comunichi direttamente alla classe arbitrale senza alcun titolo e senza l’avallo da parte dell’organismo preposto alla gestione dei tesserati arbitri secondo le carte federali vigenti. La C.N.Ar. di recente è stata silenziosa come non mai. L’unica attività è stata l’aver rilasciato comunicati che sanno molto di propaganda. Come mai non ha ritenuto di dover illustrare e spiegare nei dettagli questa decisione, precisando limiti e provvedendo delucidazioni? Ancora una volta, dobbiamo forse concludere che la Commissione Nazionale Arbitri è soggetta (succube?) alle decisioni federali senza poterle discutere e fare proprie? Quella stessa Commissione che finge che ARIA non esista, salvo poi confermare in occasioni come questa che il suo ruolo di organizzazione, amministrazione e difesa della nostra classe è quantomeno debole?
Ci auguriamo davvero che almeno il presidente della C.N.Ar. sappia prendere la parola, provare a spiegare quanto accade e dare un segno di inversione di tendenza: la base e i colleghi tutti stanno sempre più disamorandosi e non basteranno più promesse per convincerli e convincerci che valga la pena continuare a finanziare la federazione col volontariato, il tempo, il denaro, la carta, l’inchiostro, le file alla posta…
Associatevi e fate associare: l’unione fa la forza.
A.R.I.A.